Categoria: Generale

Guardandomi attorno

Guardandomi attorno,ho scoperto chi sono
molti mi amano per ciò che sono e faccio
Tanti mi stimano per ciò che do e ricevo
non pochi mi sparlano,perché non subisco
Sono contento per il plauso che mi fanno
però mi dispiace per chi non mi sopporta
Nella gioia e nel dolore resto lo stesso
se sbaglio,sono attento a cambiare rotta
Nulla compio per apparire,tutto per dire
a tutti la verità di ciò che rappresento
Rispetto i pochi,racimolo le loro parole
e se vibrano inviti di sequela,le medito
Spesso pure le critiche possono cambiare

Guarda le mani

Prima di gridare l’onestá,guarda le mani
vedrai orme della sua assenza o presenza
Se sono pulite,perché niente hanno fatto
impara ad usarle;così capirai tu chi sei
Nessuno si sporca,se ha le mani in tasca
oltre,scoprirà quanto vale la sua verità
Chi cammina tra tanti vasi d’oro e resta
immune dal possederli,è veramente onesto
Chi allunga le mani per leccare qualcosa
aldilà del poco o del molto,non è onesto
Apri gli occhi,guardati prima di gridare
eviterai di definirti ciò che tu non sei
Solo chi la vive,può fregiarsi di onestá

Vibro di tormento

Quando gioco solo per giocare,mi diverto
e,senza pensare ad altro,mi vedo in esso
gusto la sua bellezza,ignoro l’immediato
Non così se do ad esso uno scopo diverso
non gioco più per giocare,ma per vincere
qui più che di piacere,vibro di tormento

Diranno chi sei

Non rincorrere il futuro:è solo in mente
ama il presente,anche se non ti soddisfa
Quando il futuro seduce,tu uccidi l’oggi
e scivoli nei cantieri delle prospettive
Prendi la vivacita di ciò che vivi;vibra
in sinceritá ciò che vuoi,pensa a domani
Qui nulla è inutile,tutto ti può servire
persino i frammenti possono darti novità
Solo spremendo ogni istante del presente
tu costruirai basi solide per l’avvenire
Se vivi bene l’oggi,ami anche il passato
la cui lezione rende più reale il futuro
Ieri oggi domani insieme diranno chi sei

Verità immensa

Ciò che vedi o ti fanno vedere,non vibra
ciò che pensano o vivono: è una commedia
L’apparenza plasma la realtá,che evapora
e ti lascia solo tante immagini sbiadite
Non giocare con le finzioni,nulla ricavi
anzi,i frammenti di fantasia ti sfibrano
Amati come sei,corri su vie vere,resisti
non farti arrotolare su binari sbagliati
Apri gli occhi,osservati e vedrai quanto
di grande si muove in te ed intorno a te
Sbagli se ti fai trascinare dalle figure
senza vita:non essere anche tu manichino
Ciò che sei,finché vivi,è verità immensa

Vinciti

Poco o molto non vale,anche una briciola
presa da ciò che non è tuo,vibra chi sei
Ciò che ti fa onesto o disonesto è in te
non sta nel poco molto o minimo che rubi
L’onesto,pure se scivola,si pente sempre
non così il disonesto,che è una trottola
Mai si ferma e alla fine dei giri riposa
per girare ancora:è questa la sua natura
Anche dai frammenti nascono le sue manie
fremono sempre,finchè rode ciò che vuole
Tu,se sei tentato,non soccombere,vinciti
perché chi resta onesto,bussa ogni porta
Nessun pregio conta,quanto la tua onestà

E sei Tu

Non sempre riesco a leggere il tuo amore
tu vivi più nel mistero che nell’ascolto
Neppure ti tocca un bambino che ha paura
di diventare cieco e piange,e io con lui
Ora cerco le tue lacrime,ma non le trovo
vedo solo me stesso,vinto dal suo dolore
Eppure in vita troppa tenerezza rivelavi
ai piccoli,che liberavi da tutto e tutti
Ritorna come prima,quando li abbracciavi
e ti vedevano come padre e madre insieme
Adesso mi sento più io padre,mi tormento
e,nonostante il tuo silenzio,t’amo prego
E sei Tu ad imprigionarmi nell’amore tuo

Uccello libero

Non voglio più nulla,sono felice del mio
che fa vibrare ciò che sono e ciò che ho
Neppure ti chiedo un sorriso o una moina
preferisco vivere nei cantucci del cuore
Nell’amicizia non sempre trovo sincerità
mai manca la poesia di sottili ipocrisie
Tu hai imparato bene a recitare la parte
con un gioco di si e di no detti ad arte
Troppe volte hai finto di darmi una mano
mantre con l’altra curavi il tuo egoismo
Pure se sento il peso dell’ingratitudine
ora volo con le ali di un uccello libero
Mi poso dovunque e senza essere trafitto

Come uno scaffale

Il passato è come uno scaffale che conserva

ogni documento,pure i più intimi della vita

fotocopie forse sbiadite,dove ognuno guarda

come in una vetrina non solo il pendolo che

continua ad oscillare,benchè non come prima

per addolcire la sete delle ore che corrono

ma legge anche ciò che fu nel suo viaggiare

intarsio di sì e no,di sempre e mai,artista

di se e ma,senza aprire l’uscio dell’umiltà

il segreto di luce che concede ad ogni uomo

al di là del tempo e situazioni,possibilità

vere grandi di attraccare a qualsiasi porto

Vivrá male

Non vivere nel guscio delle bugie,apriti
al vero,se vuoi fare sereno il tuo volto
Tu non vivi bene,se attorcigli te stesso
solo per vibrare gesti e parole di falso
Gli occhi bugiardi dipingono la furbizia
della mente e rivelano il vuoto di cuore
Gli occhi sinceri sono come una calamita
che attraggono,per farti gustare il vero
Guardati dentro,quando vivi nella verità
senti la gioia della libertà e voli alto
Sul volto di chi gioca con parole doppie
trovi nè uno nè nessuno,ma solo maschere
Chi cede al vizio della bugia,vivrà male