Questa domenica ci presenta il contrasto tra la luce e le tenebre. Un contrasto che coinvolge ogni attimo della nostra esistenza,sospesa spesso a tanti comportamenti e pensieri insignificanti. Gesú si pone come luce,davanti alla quale o apriamo gli occhi e ci immergiamo in essa,oppure li chiudiamo e restiamo nelle tenebre. Chi riconosce la sua cecità e accetta di farsi illuminare da Cristo,diventa ” figlio della luce “; e le sue saranno opere di bontà,di giustizia e verità. Chi , invece,si illude di vedere, rischia di diventare cieco; e le sue saranno opere di egoismo,di ingiustizia e falsità. E questo è un rischio che incombe un po’ su tutti noi cristiani. Crediamo di vedere,ma il nostro è un vedere senza cuore. Ci illudiamo di essere i depositari di Cristo,ma siamo incapaci di testimoniarlo nelle cose che contano.Pensiamo di essere a posto con Dio e con gli uomini, invece,nella realtà siamo lontano da Dio e dagli stessi uomini. Ancora non prendiamo atto dei nostri limiti e delle nostre povertà. Oggi,in questo momento di grande prova,dove non riusciamo ad abbattere le tenebre della morte,che sta portando via padri,madri,fratelli amici… non perdiamo la luce della nostra fede. Non perdiamo la speranza che fra poco per tutti brillerà la luce della vita, che ci permetterà di guardarci e di abbracciarci come prima.
Categoria: Generale
Oggi IV domenica di Quaresima
Messa di suffragio per le vittime del Corona virus
Per le vittime del Corona virus: Messa di suffragio
Cari amici, che mi seguite su Faecebook, WhatsApp, filoltre,
stasera, prima della preghiera del Santo Rosario alle ore 21,
promossa da Papa Francesco e Vescovi,per l’ epidemia in Italia
celebrerò la Messa nella Chiesa di San Luca evangelista in Casapulla,
in suffragio delle vittime del Coronavirus alle ore 20.
Vi ricordo che la chiesa è chiusa, ma io non sono solo.
Sto con Lui, il Cristo crocifisso e spero pure con tutti voi,
se per qualche minuto, vi unirete alle mie invocazioni.
Il Signore ci benedica ora e sempre. Don Filippo
Preghiera 19 marzo
GIOVEDÌ 19 MARZO
Festa di S. Giuseppe
Aderiamo con gioia alla grande iniziativa
di Papa Francesco e dei Vescovi
di riunirci tutti insieme Stasera alle ore 21
nella Preghiera del Santo Rosario
( trasmesso su TV 2000 – canale 28 )
per l’ ITALIA colpita dall’ epidemia
NB Alle 20,30 suoneranno le campane
La nostra Chiesa sarà chiusa, ma illuminata
mentre don Filippo e don Aristide
reciteranno il Santo Rosario
Chi vuole, può esporre un lume acceso.
Appello di Papa Francesco
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali
CS n. 19/2020
Giovedì 19 marzo, alle 21, il Rosario
L’appello e la vicinanza di Papa Francesco al Paese CEI: “Dal Santo Padre parole che confortano e sostengono”
“Faccio mio l’appello dei Vescovi italiani che in questa emergenza sanitaria hanno promosso un momento di preghiera per tutto il Paese. Ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa: tutti uniti spiritualmente domani alle ore 21 nella recita del Rosario, con i Misteri della luce. Io vi accompagnerò da qui. Al volto luminoso e trasfigurato di Gesù Cristo e al suo Cuore ci conduce Maria, Madre di Dio, salute degli infermi, alla quale ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie. E gli chiediamo che custodisca in modo speciale la nostra famiglia, le nostre famiglie, in particolare gli ammalati e le persone che stanno prendendosi cura degli ammalati: i medici, gli infermieri, le infermiere, i volontari, che rischiano la vita in questo servizio”.
Queste le parole che il Santo Padre ha pronunciato in mattinata al termine dell’udienza generale.
La Chiesa che è in Italia, nella persona dei suoi Pastori, dei sacerdoti e dei fedeli, ringrazia Papa Francesco per questa prossimità, che diventa motivo di sostegno e d’incoraggiamento a pregare e a camminare insieme sulle strade del Vangelo. In questo momento di sofferenza per il Paese, la preghiera del Rosario di domani sera sarà invocazione e supplica alla misericordia del Padre perché ci liberi da questa pandemia.
TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera.
Roma, 18 marzo 2020
Ponti di risurrezione
A dispetto di tanti amici
che non hanno il coraggio
di leggere più il passato
io continuo a rivisitarmi
per ricordare quando dove
battezzai torri di babele
nei ponti di risurrezione
quante follie abbandonate
negli usati confessionali
diventarono porti di pace
soprattutto,come io mutai
tante possibilità perdute
in profumo di fiori nuovi
che deponevo avanti a Lei
Maria in cappella,dove io
andavo con le mani aperte
ed uscivo pieno nel cuore
ricco dell’affetto di Dio
che muore tutti i venerdì
e risorge il terzo giorno
Chiesa San luca
Stasera alle 18 suonerò le campane, per gridare che la chiesa è viva e non dimentica nessuno . Un abbraccio forte a tutti.
Coronavirus
” State a casa ”
Trasformiamo questo tempo di paura, per riprenderci la vita,
la nostra, che abbiamo impoverito nelle moine del superfluo.
Dipingiamo le pareti delle stanze con arcobaleni di sorrisi,
guardiamoci negli occhi, per riscoprire chi veramente siamo.
Pure un istante, prima insignificante, brillerà come aquila
d’amore e ci condurrà ora sulle grandi altezze dell’umanità.
Giochiamo senza stancarci con i figli, per sentire il suono,
troppo smarrito, della parola eterna ” papà ” così vibrante.
Ascoltiamo la melodia, sempre dolce, di quella voce che ama,
corre per casa, grida contento, perché noi, mamme, ci siamo
Riconquistiamo la bellezza dei nostri ruoli:marito e moglie
riviviamo, senza se e ma, la gioia del vero dialogo d’amore
Non consideriamoci chiusi in una gabbia: fra poco vinceremo
esploderemo,ringrazieremo il cielo che molto siamo cambiati.
Nel cuore della notte
Nel mezzo della notte,dove tutto tace
e solo il cuore ancora respira,scopro
di essere e volare in mondi nuovi,ove
il lupo che pur è in me,si fa agnello
il leone che mai m’abbandona,si veste
di umiltà quasi a mutarsi in un asino
la volpe che cerca incavi d’ipocrisia
esce dal nascondiglio per essere luce
la serpe che non smette di strisciare
prova ebbrezza di riposo,e in loro io
sogno lo sbocciare del mio vero tempo
dove senza più sentire voci di bestie
carezzo l’arcobaleno della vita nuova
il miracolo che m’abbaglia e mi vince
Alla fine della sera
Alla fine della sera,quando il pensiero
già stanco imbocca la fatica del domani
che apre a nuove preoccupazioni e tutti
trovano quiete nel loro letto,io scorro
le pagine bianche che ancora mi restano
e in penombra scrivo versi che piangono
e sorridono,sciogliendo nella mia anima
una musica di pace che resiste al sonno
Veglio nel guscio di un’ispirazione che
l’oggi turba,mentre l’oscura notte crea
in un idillio di novità,cui m’abbandono
come un bambino stregato dalle lucciole