Categoria: Generale

scene da film

tragMa come potete chiudere gli occhi davanti a questa tragedia umana, che trasuda solo dolore e miseria?
È mai possibile che la visione di migliaia di morti affogati non apre ad alcuna emozione?
E che dire di tanti bambini rapiti dalle onde, sotto lo sguardo esterrefatto degli adulti?
Come è cambiato l’uomo contemporaneo!
Preferisce rintanarsi nel guscio del suo egoismo e guardare gli accadimenti come scene di un qualsiasi film.

 

Ieri come oggi

vergognaIeri come oggi; oggi come domani.
Tutto sembra scorrere alla stessa maniera,
senza alcun respiro di novità.
Aldilá di chi vive con gli occhi chiusi,
per non arrecarsi fastidio,  in realtà,
la visione non presenta scene diverse.
Il film è come un mosaico, dove ogni tassello
è incastonato per recitare il ruolo di povero anonimo,
in una trama di figure sempre uguali: morte e vita, amore ed odio,
donna  e denaro, politici  in ribasso e giudici in rialzo,
con i soliti ingredienti di ignoranza e di arroganza.

 

 

Peggio di un cane

barSapersi uomo e  vedersi trattato al di sotto di  un cane affamato,
segregato dietro ad una barriera spinata,da cui qualcuno ti lancia un tozzo di pane,
è peggiore che sentire il coltello di chi ti sta decapitando.
Fuggire dalla guerra e dalla morte, per poi ritrovarti come ultimo scarto umano,
cacciato senza pietà, è un morire blasfemo che segna la vergogna dell’umanità
e grida la vendetta agli occhi di Dio.

 

L’autorità: un dono da amare

ascL’ autorità non è un peso da evitare, ma un dono da amare,
soprattutto se chi la possiede,
non si arrotala nella ricerca di immagini imperiose,
che timbrano solo facili sí,
ma  l’ esercita con  regale semplicità,
che rende appagante persino l’ obbedire.

Ascolta il meglio

amicAldilá di ciò che pensi o credi, ascolta sempre il meglio,
che viene dall’ altro, anche se è distante dalle tue idee.
Ricordati che in ognuno non manca mai un soffio di verità,
che potrebbe darti un po’ di luce nel pulviscolo dei dubbi.

 

Irripetibile

senza sorrisoCredi di essere qualcuno solo perché hai qualcosa,
come di essere già un grande, solo perché appena titolato.
Invece, se ti guardi bene, scopri che troppe cose mancano,
per farti sentire una persona vera e completa.
Aldilà del superfluo, che è la cornice del tuo modo di essere,
non hai l’essenziale, ossia, quella pace interiore,
che ti rende veramente irripetibile.

 

Nel cuore della gente

pregareDevo ancora imparare molto per entrare nel cuore della gente.
Non è sufficiente spandere sorrisi e carezze, dare e fingere di dare.
Se dal mio cuore non  fluiscono sincere vibrazioni d’amore,
mai riuscirò a toccare quello di chi mi sta davanti.
Solo la  semplicità, impregnata di umiltà, è la chiave per aprire il cuore,
che quasi sempre, si lascia sedurre dall’odore dalla bellezza interiore.

 

il tempo, grande cesellatore

voceNon essere triste, se non sei come prima.
Il tempo è un grande cesellatore.
Ti affina e ti consuma.
E finché non subentrano traumi, il tuo fascino resta intatto.
Anzi si accresce, dipingendo sul  volto la bellezza dell’arte.
Non cosí quando alla vivacità del tempo, si aggiunge l’imprevisto,
che segna il tuo corpo e trasforma i vezzi dell’etá con il timbro della paura.

 

 

Vivere da uomo vero

Non vivrei da uomo vero,se mi fidassi solo di me

sarei uno scrigno dorato di idee senza confronto

che il tempo divora,maltrattando il senso di ciò

che sono:non isolato grattacielo che guarda solo

in alto,beandosi del silenzio o chiasso che vede

sente senza suscitare arco di stupore in nessuno

ma uomo che,per quanto mischiato nelle apparenze

sa ancora leggere barlumi d’amore,salde speranze

di riscatto in ogni viandante povero o ricco,che

gli cammina a fianco,sa ancora scoprire il canto

della fede che apre all’altro la gioia di essere

 

Non è facile oggi essere prete

Ma tu credi che sia facile, in questa strana società, essere e vivere da prete?
Al di là del groviglio dei giudizi e pregiudizi, a cui uno si sente spesso sottoposto con diabolica cattiveria; al di là delle gelosie che serpeggiano nel proprio ambiente, dove l’ arrivismo abbaglia gli occhi e non fa considerare la vera e reale bravura altrui, ciò che più mette in crisi è  il ritrovarsi, a tarda sera, solo con se stesso, nella visione di una giornata pastorale, segnata da un intarsio di impegno, profuso senza alcun risparmio, a cui non sempre risponde una briciola di ricompensa.
E qui, al cospetto di tanta delusione, avanza il peso della sofferenza, che certamente potrebbe  causare  pessimismo ed amarezza, se uno non sapesse  che in ogni semina spirituale  non manca mai la zizzania, che il diavolo sparge  con l’ intento di scoraggiare.
Il che comporta che chiunque, laico o sacerdote, quando semina, non può non prepararsi alla lotta, perchè, insieme  con Gesù e  lui, c’ è sempre il nemico invisibile, che è  pronto a svilire anche le cose più belle, quelle che piacciono al Signore: la carità verso gli ultimi.