Categoria: Generale

Chi vuole pregare in chiesa

Mi rivolgo a quei Fedeli che sentono la necessità di pregare nelle loro chiese,ubicate nei luoghi delle loro abitazioni ( residenza),essi solo liberi di farlo, senza più sentire, da chi controlla le strade, quell’affermazione sconcia che “ pregare in chiesa non è un bisogno primario”. Finalmente, c’è stato il buonsenso, che è così sottolineato:”
Quanto alla possibilità per il fedele di recarsi in chiesa per un momento di preghiera personale, rimandiamo alla risposta pubblicata nel sito della Presidenza del Consiglio dei
Ministri (15 aprile), che per comodità trascriviamo:
L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione. Resta ferma tuttavia la sospensione di tutte le cerimonie, anche religiose”, in attesa della nuova fase che si aprirà dopo il 3 maggio.
Quindi, chi vuole pregare, lo può fare liberamente, rispettando:
1) La distanza di sicurezza;
2)mettere le mascherine;
3)evitare assembramenti.
Potete chiedere,se volete, ulteriori chiarificazioni.

Troppi ricordi

disTroppi ricordi conserva il mio cuore

alcuni smagati nel tempo ormai oblio

altri ancora leggibili che insorgono

e riportano perdute certezze affetti

irripetibili,tradimenti subiti,notti

tinte dalla sofferenza,ingratitudini

dopo elargizioni,mete raggiunte però

mai possedute per l’umana ingordigia

Altri timbrano pure la mia mente che

si apre ai tanti momenti di felicità

ai giochi innocenti fatti con scarti

trovati ai bordi delle vie,trastullo

di chi nulla aveva,eccetto un flauto

ricordi di povertà che mi fanno vivo

e mi donano la misura di ciò che ero

e di ciò che sono,vedendo ciò che ho

 

Sguardo di cuore

olallaNiente procura più feliciá di uno sguardo sincero,
é come un vero arcobaleno di colori irresistibile,
che attrae e seduce, in cui tu ti immergi e vibri
tra il cielo e la terra, gustando la sua bellezza.
Non ti dá note incerte nè di ipocrisia, è sguardo
di cuore, che emette effluvi di verità e di amore.
E non va mai via se prima non t’abbia accarezzato,
rivelando la ricchezza del cuore che l’ ha creato

 

Testamento di amore

Chi ama non giudica nessuno

pensa e guarda con il cuore

non legge pagliuzze o travi

negli occhi, ma solo umanità

specchio, dove svanisce ogni

pretesa di giudizio e batte

lancette di verità che sono

controfigure di chi giudica

Chi ama decifra ogni enigma

che segna il volto, trovando

in esso orme reali di bontà

che schiudono all’abbraccio

e gettano alla deriva cocci

d’arroganza che manifestano

un desiderio di superiorità

ed un’assenza di vero amore

Chi ama non evita chi tende

la mano né fugge lo sguardo

del suo cuore e non aspetta

la mossa di un sorriso,vede

subito si diletta dà quello

che ha e con dolcezza cerca

di scrivere nella sua anima

il testamento unico d’amore

 

Venerdi Santo Via Crucis

sepolIn un contesto  di profonda  meditazione, avvolto da un silenzio  penetrante, è  stata celebrata la Via Crucis, durante la quale  tutti hanno ripercorso la vera storia di Gesù, che  alla cattiveria dell’ uomo  risponde con la parola della Croce.

Una parola che è  amore, misericordia, perdono.

Nell’ascolto delle 14 stazioni, segnate da immagini  di forte intensità, ognuno  ha cercato nel  dramma di Cristo il suo ruolo: protagonista, comparsa o semplice servo, tutti  hanno sentito di aver contribuito alla tragedia dell’Amore, che si sacrifica per l’ umanità.

E, nello stesso tempo, tutti  hanno provato dolore  per  tanta ostinazione, ancora presente, nel credere che la realtà si riduca solo al visibile, determinando cosi una distanza da Dio, nella quale molti si vedono orfani , chiusi nel barattolo delle proprie idee, incapaci di gustare la fetta più prelibata della vita: l’amore di Dio, quale Padre.

Ebbene, sin dall’inizio del cammino verso il Calvario  ognuno ha rivissuto  l’ innocenza di Gesù  e  la colpevolezza dell’uomo di ieri e di oggi, e, quindi, la propria colpevolezza.

Ecco perché questa storia continua ad interpellare ognuno, perché  chi più chi meno  continua  ad essere presente  in quel dramma, restando sul palcoscenico come protagonista, comparsa o semplice servo  della cattiveria, non disdegnando di schiaffeggiare Gesù come appunto fece quel servo, durante il processo, solo per ingraziarsi il sommo sacerdote, il padrone di turno del nostro quotidiano.

 

Avvicinarsi al Mistero con umiltà

Le cose più belle, da me imparate, sono quelle ascoltate dai miei fratelli.

Infatti, quando sto da solo,  non sempre riesco a capirle, mentre, mettendomi in ascolto di fronte ad essi, quasi le vedo

Ed imparo ciò che  cerco di insegnare loro.

Il volto di chi mi parla, l’ anima con cui mi guarda e parla,  è come uno specchio, dal quale  mi sento illuminato, tanto da vedere ciò che prima mi sembrava oscuro.

Mai parlo senza penetrare prima il cuore di chi ascolta.

È da esso che traggo la forza di ciò che dico e mi avvicino al Mistero,  che predico con umiltà, convinto che solo in mezzo ad essi,

ogni parola annunciata è veramente Parola di Dio: contemplata, pregata e vissuta insieme.

Giovedì Santo: ore 19,00

Oggi inizia il Triduo pasquale.

Oggi Giovedì Santo ore 19,00

In questo giorno si celebra l’ istituzione dell’ eucaristia fatta da Gesù durante la cena di commiato, alla vigilia della  passione.
E’ il suo testamento d’ amore, a cui vanno collegati altri aspetti fondamentali, quali l’ amore fraterno e il sacerdozio ministeriale.
Solo l’ evangelista Giovanni non racconta tale istituzione nell’ ultima cena.
Al suo posto e come preludio al congedo, pone la lavanda dei piedi, un gesto certamente legato all’ eucaristia, essendo anch’ esso segno dell’ amore e della donazione di Gesù.
Infatti, quello di Gesù non è  un gesto di circostanza, ma di servizio incondizionato in linea con l’ umiliazione e l’ abbassamento; è  un gesto che riassume tutta la sua vita, vissuta sull’ amore per il Padre e per l’ uomo.
Proprio per questi due gesti, eucaristia e lavanda dei piedi, Egli chiede continuità ai suoi discepoli:”… come ho fatto io, fate anche voi”; “Fate questo in memoria di me”.
Questo amore di Gesù non si limita solo alle parole e neanche ai segni: eucaristia e lavanda dei piedi, ma va oltre.
Egli passa all’ azione.
Ed è  proprio a partire da questi esempi personali di donazione,  che culminerà nella passione e morte, che acquista forza la sua parola e lo stesso invito a seguirlo.
Pertanto, nessun discepolo di Cristo può celebrare il giovedì santo senza amore fraterno.

Invece, è  sempre e dovunque giovedì santo ogni volta che un discepolo di Cristo ama suo fratello, ascolta e vive il suo grido di aiuto, è solidale con lui, gli apre il cuore con gesti concreti di sostegno e di riconciliazione.
Purtroppo, ogni giorno la vita pone costantemente ad ognuno la stessa alternativa: o donare se stesso per l’ altro, come ha fatto Gesù; o vendere l’ altro, in una ragnatela di interessi, come Giuda.

Il vero cristiano non può non seguire la strada di Cristo, osservando il mandato dell’ amore fraterno attraverso il servizio al fratello e l’ oblio di se stesso.

Solennità dell’Annunciazione del Signore

25 MARZO: Solennità dell’Annunciazione del Signore
Il Papa propone a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo, recitando tutti insieme la preghiera del Padre Nostro domani, mercoledì 25 marzo, a mezzogiorno: “Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo risorto”.
Suoneremo le campane alle ore 12, invitando tutti a pregare il Padre nostro, come Gesù ci ha insegnato.

Sono un valore infinito

Non sono nessuno.
Valgo solo per quel poco che servo
per chi nell’ immediato ha bisogno di me.
Spesso mi ritengo un giocattolo, che si perde
nell’ oblio come una qualsiasi cosa.
Mi sento facilmente tradito, direi, rubato
di ciò che sono e mutato in un manichino
per la vanagloria di qualcuno.
Soltanto Tu mi regali amicizia vera,
mai sfiorata dall’ immediatezza,
ma sempre presente in ogni istante,
soprattutto quando insorge e tormenta
la nostalgia del cuore.
Tu non mi vedi come un prodotto in vetrina,
ma come unica creatura,
in cui hai impresso il tuo cuore.
Nonostante la mia miseria,
davanti a Te sono un valore infinito.

Non sono solo …

Non sono mai solo.
Ricevo messaggi e telefonate ogni giorno.
Mi fanno felici, anche se tutto pare una normale amicizia.
Sarei più contento ascoltare chi per un motivo o un altro,
a torto o a ragione, è scomparso da tempo dalla mia vita.
Con chi, ancora trovo un recapito, sto cercando di farlo,
Con altri, il silenzio è sovrano: il che quanto mi dispiace!
Eppure, raccontandomi, vi sento tutti vivi nel mio cuore,
perché da ognuno di voi ho avuto una lezione di vita vera.