Categoria: Generale

Il tormento della fede

deleAlle domande di chi vive il tormento della fede, tu continui a rispondere con i principi.
Non sei capace di aprire la porta della prigione, dove il tempo non conta e la solitudine
veste di dolore lo scorrere dei giorni.
Al desiderio di perdono da parte di molti, giri le spalle e spendi solo a parole la misericordia di Dio,
eludendo i fremiti di chi non riesce a gustarla.
È triste vedere tante teste mitrate, che di fronte ad un’umanitá ferita, passano oltre,
chiuse nel mantello di dogmi in chiaroscuro, che tradiscono la verità dell’Amore.

Da dove nasce la tristezza?

La tristezza non nasce da ciò che non hai né dalla paura di perdere ciò che hai.

Nasce quasi sempre dal vuoto interiore ,dall’ assenza di chi ti vuole bene, dalla presenza di chi non ti ama.

Non è la ricchezza delle cose a rendere la cornice della vita un quadro di bellezza, dove ogni lettura è sinonimo di gioia.

Del resto, a che serve avere la sensazione di possedere tante cose, e, nello stesso tempo, sentire la certezza di essere nessuno, un trascurato abbandonato da ogni onda di affetto?

A che serve il plauso di tante voci, quando é in silenzio proprio colui che ha usufruito del tuo impegno?

Eppure, al di là delle cose e delle persone, che a torto o a ragione, non mancano mai, basterebbe poco, anche un sorriso, una mano tesa, due occhi sinceri, a cambiare il volto della sconfitta nell’ immagine di una vera felicità.

Registro

 

 

Sul nastro della mia vita registro

tutto, le verità e persino le bugie

portando in tasca la chiave che io

devo consegnare al padrone di casa

 

Francia : la follia omicida dell’Isis

La follia omicida dell’Isis, rivendicata come un atto di sottomissione a Dio, è solo propaganda di povere menti, tarlate da un profondo fanatismo.
I suoi angeli sterminatori,vestiti di nero, che si fanno strumento di morte, non hanno niente di umano; anzi, le bestie hanno maggiori respiri di cuore.
Vederli uccidere e farsi uccidere per la gloria del martirio, rivela un livello di disumanizzazione, del tutto disincantato da ogni presenza in essi del divino.
Ed è proprio questa frantumazione dell’umano e del divino,che incute paura ed apre scenari di insicurezza per chiunque vive e pensa diversamente da loro.
Quanto accaduto in Francia é il delirio di una religiositá assurda, che veste Allah come un dio sanguinario, che si diverte e dispensa regali a chi uccide per lui.
Il che purtroppo getta discredito sull’islamismo,quello vero, che non ha niente a che vedere con questi novelli portatori di morte e di terrore. E dispiace.

La bellezza mal vissuta

È  veramente malinconica la visione della tua vita, appesa  solo ad un circuito di pericolosa apparenza, come se il suo scorrere fosse stato l’ unica ebbrezza di bellezza.

Constato  facilmente in  te una dolorosa indisponibilità a tutto ciò che è segno di vecchiaia. Una sofferenza sottile, senza lacrime, per il bello sfiorito nel tempo, la cui usura dipinge una immagine in penombra.

Finchè mantieni ancora aperta , con il gioco del trucco, la  scena della giovinezza ormai nel risucchio del ricordo  e non ti avvedi che stai diventando persino ridicola  nelle parole e nelle movenze, perché sempre  vogliosa di  essere e vestire come una  ventenne, il tuo volto, intarsio di rughe, ti crea un tormento, che mal si concilia con il peso dell’ età.

Invece, sarebbe  stato diverso ora il tuo andamento, se avessi vissuto l’ ieri  non al guinzaglio solo  di  ciò che desideravi sembrare, ma di ciò che dovevi essere: donna bella dentro e fuori, senza mai estraniarti dalle novità, che  l’età  portava con sè e ti segnava silenziosamente nel corpo.

Purtroppo, chi pensa di costruire  il futuro, cercando di accarezzare e di far sentire solo il respiro della bellezza, senza darle mai un’ anima, rischia  con la vecchia di scivolare nella fuliggine della tristezza e di non accettarsi  così  come il tempo l’ ha riplasmata.

Manovali del Regno di Dio

L’ obbedienza per finzione, la pietà per ostentazione, la carità senza cuore, la scelta degli amici potenti, battistrada ed apripista, per il proprio futuro, sono gli ingredienti per costruire la propria carriera.

Un orizzonte poco umano e, soprattutto, senza anima, dove tutto è  finalizzato e nulla avviene per caso.

In tale intreccio è  difficile gustare la libertà, sacrificata senza rimpianti sull’ altare del potere: auctoritatis sacra fames!

Una voglia che inaridisce lo spirito, crea distanze con la base, cerca sempre il plauso, rincorre l’ eterno fascino di se stesso.

La semplicità è  straniera agli occhi e si constata facilmente sul volto, accogliente con chi può servire, distaccato da chi è  inutile per i propri progetti, anche se la recita nei rapporti è  sempre accarezzata dalla dolcezza artefatta di belle parole.

Tutto costoro hanno imparato, perché tutto dall’ apripista è  stato loro insegnato.

Anzi, in alcuni casi, ad essi furono confezionati, per il raggiungimento della meta, persino qualche licenza, qualche incarico impasticciato, qualche conferenza senza pubblico: un mosaico necessario per l’ approdo ad una sedia di prestigio, che Lui, il signore, trasformerà, un giorno, in uno scanno da ultimo posto.

E sono proprio questi nuovi scanni da ultimo posto, che Papa Francesco insegna e dona a chi desidera indossare un abito diverso dai veri manovali del Regno di Dio.

Promesse o inganni?

Le promesse presentate come certezze possono allargare l’orizzonte della vita,
se si vestono di realtà, come arrestare ogni entusiasmo,se si trasformano in delusioni.
Poiché è enorme la distanza tra il promettere e il mantenere,non dovrebbe mai mancare la prudenza,
soprattutto se ad esserne depositari sono i giovani.
I quali,spesso,le vivono come attesa concreta,su cui progettano il futuro,che all’improvviso
vedono già come passato.
E qui provano l’amarezza di essere caduti in una ragnatela sottile,
che altri con furbizia o leggerezza hanno creato.
Troppe sono le lacrime causate dalle facili promesse, che il tempo rivela come inganni!

Facta validiora verbis

Molti oggi credono di conquistare la gente con le parole gridate, ma non si avvedono che, per quanto possono stupire, non lasciano alcun segno di interesse.

Esse si perdono subito, assorbite dal ritmo del tempo, che nulla concede all’ inutilità.

Non cosi sono gli esempi, pietre miliari,che incidono nelle indicazioni della vita.

Quasi un’ esortazione silenziosa che si fa lentamente spazio  fino ad esserne conquistata.

Le parole da sole certamente sono meno persuadenti dei fatti, i quali,  oltre a rivelare chi realmente  uno è, si pongono anche  come motivi di attrazione e di concreta imitazione.

Perciò, giustamente si dice che ”  facta validiora  verbis “: nelle parole c’ è una voce, nei fatti c’ è un’ anima.

La voce  vibra all’udito e non sempre viene ascoltata; invece, i fatti veri si trasformano in  testimonianze.

E non solo si vedono, ma  diventano anche motivi di sequela.

Finché la bussola non cambia ….

 

 

Non sono solo le idee e le verità, che scaldano la mente e rendono grande un uomo.
Troppi sono i misteri, che tracciano strade abbreviate ed aprono porte di potere smisurato.
Oggi più di ieri, é  molto facile vedere ai bordi dei marciapiedi degli occhi intelligenti, ma senza alcuna aureola di rispetto, e nelle stanze di comando buontemponi da quattro soldi.
Finché la bussola non cambia orientamento, la rotta sarà sempre la stessa e
a dirigere la nave non sarà il timoniere, ma l’ammasso di ferro arrugginito nella stiva.

Chi sono i Fittipaldi e i Nuzzi?

Più scopro il letame nella Chiesa, più gusto la sua bellezza.
Più i Giuda si divertono a tradirla, più mi radico nella verità di amarla.
É il suo mistero che mi affascina e mi avvicina sempre di più a Dio.
Ecco perché non sono i Fittipaldi o i Nuzzi,cacciatori o compratori
di documenti segreti; e neppure i prelati delusi,che vendono
per un piatto di lenticchie la loro primogenitura, a distruggerla.
Finché un respiro d’uomo invoca Cristo, la Chiesa sará sempre faro di santità.