Categoria: Generale

Dove sono gli occhi di Dio ?

Tu mi domandi: dove sono gli occhi di Dio

quando il mare risucchia donne e bambini

che, lasciati  come  fagotti  sulle  carrette

galleggianti, diventano preda delle acque

in vortici di follia, che  decretano morti?

Ma io ti chiedo: dov’è l’uomo che baratta

la vita degli innocenti per pochi denari

mercenario che davanti al pericolo fugge

scaricandoli ovunque come futili oggetti

non sempre restituiti dalla pietà marina?

Purtroppo la sorte dell’ uomo non aleggia

più verso il cielo, a cui tendeva  le mani

ma spazia sulla terra,  dove si è esaurita

nella presa della  ricchezza per la quale

sacrifica ogni cosa  anche la  vita altrui

E tu credi che Dio niente sente o chiude

gli occhi per non vedere: invece Lui è là

piange soffre e il suo è pianto di Padre

che scorre ogni volta che Caino massacra

Abele, eludendo nel cuore la Sua immagine

Egli fa sempre suo il dolore dell’ uomo e

lo vive come un altro calvario, attraendo

a Sé ogni cristo in un abbraccio d’amore

che gli dona  nuovi  respiri di  vita quasi

effluvi di cuore che aprono  all’ Eternità

Qui  ritrovi  i  volti  crocifissi dall’ uomo

abbracciati non più nella stiva  del mare

come ultimo grido dell’ umanità sconfitta

ma nel cuore di Dio, raccolti a uno a uno

e asciugati dal sudario pregno di sangue

Sei troppo importante

deusNon smarrire lo sguardo di Dio, rischi di scivolare nel labirinto nero dell’umanità.
Non sei una  cosa  come le  altre: tu sei impastato di Dio.
Lui traspare in te e tu ogni giorno sei chiamato a trasfigurarti  in Lui.
Non dissolverti nelle seduzioni, che divorano ogni Suo respiro.
Sei troppo importante, per affogarti nelle nullità della vita.

 

 

La forza della Comunicazione

La comunicazione è l’effluvio della società nella quale viviamo.

E poiché  oggi, più  di ieri, siamo smarriti e spesso appesantiti dall’ assenza dei valori, stressati dalla sola preoccupazione dell’apparenza, dalla voglia di cose sempre nuove, da ciò che fa spettacolo e dalla  cultura che ama lo scontro e non l’incontro, è  facile registrare, in tale contesto, il gusto di una  comunicazione disattenta e poco rispettosa della verità e della dignità  delle persone.

Purtroppo, c’ è un uso dei mezzi di comunicazione, senza saggezza ed equilibrio, che sembrano  più megafoni di rissosità e di chiasso inutile, che veicoli positivi di messaggi, incoraggianti  a  cercare  il  dialogo e l’amicizia.

Raccontano cose e persone, fatti ed accadimenti con dovizia di ingredienti, che non mirano al bene degli ascoltatori o lettori, ma solo ad ostentare protagonismo e povere stupidità.

Neppure creano o facilitano l’ amore del bello e del buono nel racconto del vissuto.

Anzi, propinano, a volte,  coacervi di parole in chiaroscuro, ricche di allusioni, che si perdono di solito soltanto nell’ambiguo, per non dire, nel recipiente dell’immorale,che raccoglie scandali,speculazioni, concussioni,evasioni, agguati… presentati  con la goduria dello scoop e non con  la partecipazione  sofferta di chi  vuole cambiare  l’identità di una società, nella quale sembra dominare  un solo principio: è lecito  cio che piace.

La comunicazione ha in sé  la forza di grandi cambiamenti.

È come  un fiume sempre in piena, che finchè  sta negli argini, conosce la via di ingresso al mare.

Appena tracima da essi, spande fango e rifiuti, che sviliscono  ogni bellezza.

Cio  avviene tutte le volte  che i personaggi pubblici usano il loro ruolo, non per comunicare la verità, condividendo e dialogando  per la crescita di chi ascolta o legge, ma solo per interpretare se stessi, gli interessi di parte, le illusioni della gente, non importa se in contrasto o meno con la morale del vivere comune.

Imparo ad amarti

anPosso sbagliare, scivolare nelle sabbie, ma mai  ti  dimentico.
Sei in me come io Te.
In ogni istante, buono o cattivo, ci cerchiamo sempre, come due bambini che si rincorrono,
finché non si incontrano per abbracciarsi.
E siamo noi.
Ci guardiamo fino a naufragare nei nostri occhi, dove riscopriamo l’amore vero.
Tu mi ami da sempre e sempre, ed io, benché fragile e cadente, comincio ed imparo ad amarti.

 

 

 

 

L’ eterno mistero del dolore

Negli ospedali, attraversando i corridoi dei reparti di oncologia, si nota che il sorriso è quasi straniero a coloro che l’affollano.
Si muovono come automi, in silenzio, stretti dalla morsa di una profonda pensosità.
Disincantati l’uno dall’altro, vivono con ansia l’attesa di una notizia liberante.

E su tutti aleggia l’angoscia di una spada tagliente:sani o malati?

È veramente duro trovarsi in tali reparti e posare il proprio sguardo su tanti volti incerti di ogni etá, già quasi spenti, prigionieri di una tensione, che ha il sapore dell’imprevedibile.

Ed è ancora più angosciante sbirciare nelle stanze e vedere  la sofferenza reale di chi sa e vive il dramma di quello che ha; oppure incrociare gli occhi di un bambino ignaro, che guarda con la dolcezza di un angelo.

È l’eterno mistero del dolore, nel quale ogni uomo trova o la strada della Croce, che gli apre il cuore di Dio, o quella dell’assurdo, che gli chiude con una pietra tombale ogni anelito di speranza.

Amore gratuito

olallaTi sei mai sentito tradito, dopo aver aperto il cuore ad ogni richiesta?
No.
Perché non misuro il dare dal corrispettivo, ma dalla gioia che mi crea.
Non importa se qualcuno approfitta.
Ciò che conta è il disincanto da qualsiasi attesa di gratificazione.

 

 

Chi è il cristiano vero?

Il vero cristiano non è colui che accoglie la parola di Dio e la conserva nello scrigno del cuore come una perla da ostentare solo in alcune circostanze.
Egli è soprattutto uno che,dopo averla ascoltata e fatta sua,avverte il bisogno di viverla e di seminarla sempre ed ovunque,sicuro che il raccolto non mancherà mai.
Certo,nel cammino della vita non tutte le semine sono efficaci.
Alcune si perdono per rifiuto,altre per indifferenza,altre ancora per orgolio.
Ma il vento di Dio è come una brezza leggera,che vibra e tocca all’improvviso le corde del cuore,aprendolo alla bellezza dell’imprevedibile.
Pertanto,mille parole,anche le più dolci,possono passare inosservate;invece,una, tra le più povere ed insignificanti,si fa sconvolgente fino a penetrare la profonditá dell’anima e piegarla alle meraviglie di Dio.
E qui si trova il vero cristiano, che compendia in sè la forza della testimonianza,parabola di fiducia e di speranza,e, nel contempo,traccia la via della sequela.

Il volto del mistero

Sulla tela dove dipingo idealmente i sogni

non scrivo mai il mio nome,ben sapendo che

nulla resta se non l’ebbrezza dell’istante

Non mi sento autore di ciò che nasce muore

senza orme di storia né mi appaga il suono

per quanto singolare che un eco mi traduce

Preferisco le immagini che l’immenso offre

ai miei occhi,che le carezzano con cornici

oltre le quali guardo il Volto del mistero

E qui cerco come ladro di scrivere il nome

con caratteri fragili su copertina azzurra

ben sapendo che in quel Volto potrò vivere

 

La tratta degli esseri umani

bambini-schiavi2E’ una dolorosa piaga, che divora in profondità  l’umanità, il commercio di  esseri umani comprati e venduti , nell’indifferenza di tanti, persino cristiani, abituati ormai a guardare e a passare oltre, senza alcuno sguardo di misericordia e di ribellione. Ciò  che sembrava crudele retaggio del passato, in questi ultimi tempi  è  riemerso  come una realtà addirittura in costante aumento, coinvolgente bambini , uomini e donne  in giovane età. E’ la tratta degli esseri umani, che vengono presi come fagotti per tutti gli usi, dall’ espianto di organi alla prostituzione, nonché allo sfruttamento del lavoro. Una vera vergogna per l’ attuale società, scivolata nei perversi meccanismi del dio denaro, per la cui conquista tutto, cose e persone, viene strumentalizzato. Ma il disumano non sta solo in chi si rende protagonista di tale scempio, ma anche in chi finge di non vedere o di non sentire il grido di dolore di coloro che sono stati inghiottiti nella trappola della cultura dello scarto. Oggi più di ieri, urge una presa di coscienza di questo crimine attraverso la promozione e la diffusione della cultura del rispetto dei diritti umani. Pertanto, tutti e, soprattutto, i cristiani hanno il dovere di dare voce a chi è  stato reso muto, il diritto di essere una persona a chi è   stato ridotto a trastullo di perversione, una patria a chi n’ è  stato privato dalla follia sanguinaria del potere. Un giorno Qualcuno ci chiederà:” Dov’è  il tuo fratello schiavo? Dov’è  quello che stai uccidendo ogni giorno nella piccola fabbrica clandestina, nella rete della prostituzione, nei bambini che utilizzi per l’ accattonaggio…?(Es.Ap.Evangelii gaudium). La domanda è  per tutti e nessuno può far finta di niente.

La nostalgia di Dio

Non ho mai conosciuto un uomo che non abbia sentito cocente, almeno una volta nella vita, il desiderio di Dio.

Un po’ tutti, per quanto attratti dai caroselli della moda, che segnano spesso vie e pensieri lontani da Lui, ne avvertono profonda la nostalgia, soprattutto quando la Sua presenza si rivela leggibile nello scarto dell’ umanità.

Proprio qui ognuno scopre come Dio si lascia trovare, trasformando la miseria dell’ ultimo come in uno specchio, dove ogni cercatore, senza pregiudizi, può  guardare il  suo vero Volto.