Viviamo oggi in una sorta di sonnambulismo, che soffoca ogni respiro di apertura alle sorprese che l’altro, come in uno scrigno, nasconde in sé.
Ogni gesto o pensiero è puramente automatico, come se nascesse da un mondo indisponibile a qualsiasi accoglienza, pago solo di se stesso.
Tutto viene centrato in noi, in un girotondo che porta sempre al medesimo punto: io… io… solamente io .
Una spirale di egoismo devastante, che rinserra cuore e mente nei soliti granai dell’autosufficienza.
Qui non c’è nulla o solo parvenze di umano, essendo tutto, pensieri ed azioni, focalizzato dall’unico obiettivo: l’idolatria di se stesso.