Categoria: Ai Giovani

Appassionarsi alla vita

Se tu non ti appassioni alla vita, che ti apre, in ogni istante, alle sue sorprese, rischi di morire lentamente nel deserto arido del cuore, dove è  difficile vedere un fiore o sentire il suo profumo.

Né puoi credere di amare la vita solo perché respiri, perché hai ancora gli occhi per vedere, le mani per toccare o i piedi per camminare.

Essa è  molto di più e richiede uno sforzo adeguato, per viverla bene in tutta la sua ricchezza.

E’ veramente triste leggere sul tuo volto l’assenza di ogni entusiasmo, che ti dipinge vecchio in una cornice già  in disuso, quando basterebbe poco, forse anche un sorriso diverso, per accendere in te la voglia di volare in alto, dove è  più facile racimolare i cocci ed  iniziare a sentirti vivo, in cerca di una vera identità.

Affrettati, amico mio, ad uscire senza rimpianti da te, per vivere appassionatamente l’avvento in mezzo agli altri, senza complessi e senza gelosie, consapevole che,nello scrigno del cuore, c’è la tua grandezza, ma anche la tua miseria.

A piccole dosi

Che tristezza vedere tanti giovani che sciupano la vita senza racimolare in se stessi nemmeno un barlume di passione per renderla più bella o almeno meno amara!

La uccidono a piccole dosi, impigliandosi nella ragnatela di povere illusioni, che il terribile quotidiano scolorisce nelle solite amarezze della delusione.

Preferiscono smarrimento e stordimento in circuiti di piaceri fugaci all’ebbrezza meditativa, che schiude la consapevolezza delle proprie capacità.

A volte danno l’ impressione di non volersi conoscere, per non sentirsi responsabilizzati.

Così, spesso si piangono addosso, passano i giorni a lamentarsi della sfortuna e non si rendono conto che il futuro della vita è  solo nelle loro mani.

Diceva il grande Seneca:” Affrettati a vivere bene, e pensa che ogni giorno è  in se stesso una vita”.

Chi ama e vive bene la vita, persino in ogni suo frammento troverà  un seme di novità da far germogliare, una scintilla di luce da far brillare.

E nessuno ha in sé  la forza di appassionarsi alla vita cosi come i giovani, che se vogliono, possono veramente cambiare il deserto delle idee in un giardino fiorito di progetti.

Essi, ed essi soltanto, sono l’immagine presente di un futuro già iniziato.

Basta semplicemente volerlo o almeno mettersi in gioco.

Che cosa è la coscienza?

coscienzaPer molti la coscienza è  come una sostanza abbastanza elastica: si plasma per soffocarla e la si soffoca per plasmarla, dandole quasi sempre assensi di convenienza e mai di verità.
Così, oggi è  facile ascoltare chi grida di avere una coscienza pulita, solo perché forse non la usa mai, e chi, invece, è  sempre pronto ad assolversi per ogni azione compiuta al di là  della sua valenza morale.
Certamente c’è un crudo cinismo, un duro affarismo, che coinvolge la profondità di ogni uomo senza alcuna possibilità di confrontarsi con la legge morale che ha dentro di sè.
Anzi, fa di tutto per far tacere la propria coscienza, in modo da crearsi un mondo senza luce, dove si fa guida unica di se stesso.
E’ veramente  triste constatare la distanza tra questo modo di pensare ed agire, immerso nel groviglio del proprio io, e il pensiero del grande filosofo Kant, che diceva:” Due cose riempiono l’ animo di ammirazione: il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”, perfetta interprete della vita.

La strada della Croce

Gesù  cammina sempre davanti a noi. Ci precede e ci apre la via da percorrere insieme con Lui. Non ci lascia mai in balia di noi stessi o degli accadimenti.Non ci trascura lungo la strada né  ci impone qualcosa superiore alle nostre capacita.Ci tratta come amici e, nella verità dell’ amicizia, ci rivela che camminare con Lui non è  facile, non è  nemmeno comodo, perché quella da Lui scelta è  la strada della croce, davanti alla quale molti però  sbandano, preferendo esporsi alla tentazione di pensare secondo la mentalità degli uomini e non di Dio.
Quest’ ultima è  un cammino diverso da quello della croce,che suscita solo interessi di potere con la conseguenza di tante rivalità, gelosie, invidie, che il Papa,  con determinazione e con profonda carità, stigmatizza nella Chiesa dei grandi Prelati.
Come sarebbe bello e salutare vedere la Gerarchia ecclesiastica modellare il cammino della sua vita sacerdotale su quello di Cristo e camminare con Lui, come Papa Francesco, senza ori ed ostentazioni, nell’ascolto e nell’ accoglieza della croce, unico specchio per vivere le proprie e le croci dei fratelli!

La vita: altro che illusione!

eterNon è vero che la vita è una illusione, accarezzata da tanti arcobaleni di fantasia, che, aprendo il cuore a facili voli, rendono meno amaro il senso della realtà.
Certo, se rincorriamo l’ ebbrezza dell’avere, del successo e del potere, che indossano abiti di precarietà, nulla genera il fascino della bellezza di ciò che realmente siamo e viviamo in questo frattempo.
Del resto, a che serve straziare la mente e il cuore per qualcosa che deve morire, senza impegnarci invece per ciò che non tramonta?
Se c’ è una realtà da amare e vivere in tutta la sua intensità e fecondità è  proprio la vita, la quale, benché si condensi quaggiù in una breve pausa, essa racchiude, come in uno scrigno, il mistero dell’eternità.
Ed è  proprio in questo mistero che ogni istante, anche il più insignificante, se vissuto o solo respirato con lo sguardo al cielo, si illumina di una luce nuova, che segna il nostro destino: noi siamo eterni, non moriremo mai.

Da fotomodella a suora di clausura

sposaDio non smette mai di sorprendere.

Sceglie e chiama, sempre e dovunque, spesso soprattutto lá dove sembra impossibile.

Cosi, oggi ha fatto sentire la sua voce  in un mondo di apparenze e di bugie, sospeso ad arcobaleni di sole bellezze esteriori, sordo  ad ogni ascolto.

Proprio qui ha scelto e chiamato per nome Olalla, fotomodella ed attrice, chiedendole di abbandonare tutto e  di mettersi alla sua sequela.

Una chiamata e una risposta senza se e senza ma,immediata ed  in un perfetto gioco d’amore.

Donna di forte  attrazione ed ammirazione, si spoglia di tutto ciò che possiede, per diventare sposa di Cristo.

Incredibile  dictu, sed  verum!

È impossibile resistere  alla  voce chiamante del Signore.

È  come un fuoco che consuma ogni incertezza, affina come in un  crogiuolo  e rende l’ anima pronta a calarsi nell’ orizzonte del vero amore:” ho deciso – dice –  di farmi  suora”.

Sono le parole di Olalla Oliveros  che racchiudono la decisione di cambiare la propria identitá: non più fotomodella da vetrina, ma un vero ” modello ” per la dignità delle donne.

la lettera anonima

Un giorno, un bambino mi chiese:” Che cosa ti piace in un uomo e cosa vorresti che  non facesse mai ? “.

Lo guardai negli occhi, pieni di curiosità, mi fermai alcuni istanti e gli risposi: ” In un uomo mi piace tutto, perché egli è  il capolavoro di Dio”.

Anche se a volte   fa i capricci e preferisce percorrere strade alternative al suo disegno di salvezza, conserva sempre in sé,  nel suo cuore, la bellezza dell’ immagine e somiglianza.

Ecco perché , nonostante tutto, Dio lo cerca sempre e lo trova sempre.

Così, anch’ io, benché spesso giudicato male, reso oggetto di stupide fantasie o di pensieri maldestri, non riesco mai a dire di no a chi, in difficoltà,  mi chiede qualcosa.

In lui non riesco a non vedere  i lineamenti del volto di Cristo.

Tuttavia,  c’ è una cosa che in lui non sopporto, non della sua umanità, ma del suo agire da ladro.

Ed è  quando si nasconde dietro la carta anonima, divertendosi ad  infangare il prossimo, proiettando su di esso le sue elucubrazioni mentali, le gelosie, le tenebre che ha nel cuore, e, soprattutto, le cattiverie delle sue sconfitte.

Ricordati e non dimenticarlo mai: un uomo che non ha il coraggio di dire apertamente ciò  che pensa, di esprimere il proprio giudizio anche se negativo, e si nasconde dietro la maschera della lettera anonima, o è  un mestatore sociale o è  un povero uomo, che cerca di scaricare il proprio malessere su chi non la pensa come lui , non accetta le sue richieste di delirio, oppure  rifiuta di entrare nella scacchiera dei suoi interessi .

Ad ogni tornata elettorale…

Ad ogni tornata elettorale il palcoscenico della politica locale e nazionale si arricchisce di volti nuovi, ma non di idee, che diventano sempre di più una merce rara.
Le parole che si ascoltano sono sempre le stesse, un coacervo di offese e di insulti.
Le promesse che vengono gridate sono inganni sottili,  che trovano spazio ancora in tanti poveri creduloni.
Anche le dazioni di soldi non mancano mai, anzi vestono maggiore valenza di penetrazione nella raccolta di voti: venti euro, a volte, possono essere il corrispettivo di un voto.
Ma la cosa più deprimente è  l’arroganza, che si nasconde in tanti candidati, che, senza conoscere nulla o poco del verbo politico, già si presentano in pubblico come portatori bugiardi di novità.
E come se non bastasse, in molti di essi si annida il germe del tornaconto personale, della conquista dei primi posti,  non importa se fatta a detrimento degli altri.
Purtroppo, pochi si avvicinano alla politica con il cuore della solidarietà nell’ interesse della cosa pubblica.
Molti, invece,  la vedono e la vivono come fonte facile di arrivismo e perché no, anche di ricchezza.
Perciò, oggi più che mai, è  importante pulire, esercitando bene il diritto di voto, il palcoscenico politico di questo intruglio perverso, che avvelena il vivere comune e getta alle ortiche ogni forma di trasparenza.

Solo come un ragno

A che serve avere tanto e poi ritrovarti a sera solo, senza uno sguardo di sincerità, che apre il cuore alle sorprese della vera umanità?

Non vale nulla sentirti di giorno oggetto di attenzione esclusivamente per quello che puoi dare, mentre, chiusa la porta,

ti immergi in un silenzio evocativo di voci, che non odi o di ombre che muoiono senza nome, sulle bianche pareti.

E sei solo, come un ragno che si aggroviglia nella sua ragnatela, in attesa del nuovo giorno, che subito diventa sera e poi notte, per ripiombare nel cuore di te stesso.

Qui, se vuoi, e soltanto qui, in ascolto, vedi e senti parole d’ amore, che vengono da lontano ed aprono estasi di luce, nelle quali ti scopri non più solo,

ma con Colui che, squarciando la ragnatela dei tuoi pensieri, ti offre La Sua compagnia, non fatta di voci ed ombre, ma di paternità amante e perdonante:Gesù Cristo.