Sul bello e il brutto, sul ricco e il povero, sugli intelligenti e gli ignoranti, su tutti,
senza alcuna distinzione, un giorno cala la coltre dell’oblio.
Passano gli anni, per alcuni i secoli, per altri i millenni, ma tutti saranno divorati dal tempo,
che stende il solito mantello di silenzio, soffocando ogni respiro.
È il destino di ogni uomo, che, dopo aver gustato le ore della vita per sè e gli altri,
scivola aldilà della siepe, dove resta in attesa la morte, ma senza memoria di nomi.
Anzi, la morte è l’unico nome generico, nel quale tutti si ritrovano privi di identità,
ma non di anima, che vibra per sempre nella bellezza dell’Eternitá.
Scritto il Aprile 22nd, 2018 da filoltre